ECONOMIA
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Dal punto di vista economico il Messico rispecchia in tutto e per tutto lo
stato di transizione, che ci fu in tutto il mondo, da un’economia primaria,
basata soprattutto sull’attività agricoltura, a una fase di semi-industrializzazione.
Nonostante dipendesse dagli Stati Uniti, a partire dagli anni Trenta il
Messico iniziò a pensare autonomamente alla vita economica del paese, grazie
anche alla scoperta di pozzi petroliferi nell’omonimo golfo.
Purtroppo negli anni
Ottanta a causa di una grave crisi recessiva i governi messicani hanno dovuto
rinunciare a un’economia di tipo protezionistico, cedendo alle richieste del
Fondo monetario internazionale e aprendosi sempre più ai capitali stranieri.
L’agricoltura, essendo stata trascurata a favore dell’impulso dato all’industria
nonché a causa di una forte crisi, resta un settore piuttosto arretrato; infatti,
i prodotti agricoli non coprono il fabbisogno nazionale.
Le principali colture
sono: grano, frumento, orzo, riso, fagioli, patate, caffè, cotone e canna da
zucchero. Altra discreta risorsa economica è l’allevamento, soprattutto di
bovini, seguiti da suini, ovini, cavalli, asini e animali da cortile.
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Un
golfo ricco di specie ittiche non poteva che favorire, invece, l’attività
della pesca che in parte è controllata da società cooperative che addirittura
possiedono il monopolio su alcune specie. Oltre ai crostacei, il pescato
include abaloni, lucci, sardine, alici, tonni, acciughe, ostriche e sgombri.
Una delle maggiori risorse del territorio messicano è rappresentato dalle
ricchezze del sottosuolo, da cui vengono estratti oltre all’argento anche
ferro, fluorite, fosfati, uranio, oro, rame, piombo e zinco, antimonio,
grafite, manganese, barite, zolfo e tungsteno.
Negli ultimi anni, in Messico,
le aziende di assemblaggio di prodotti nordamericani che nacquero agli inizi
dell’Ottocento, non solo sono aumentate ma si sono dedicate anche alla
produzione stessa di attrezzature meccaniche. In generale, oltre ai comparti
meccanici ed elettronici, l’economia nazionale può contare su un discreto
sviluppo delle industrie chimica, siderurgica, alimentare, cartaria,
conciaria e tessile, nonché su impianti per la lavorazione del tabacco e
zuccherifici.
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