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CULTURA
Con una popolazione di circa cento milioni di persone il Messico è una
delle nazioni più popolate del mondo. Il 60% degli abitanti è di origine
meticcia, soprattutto di discendenza spagnola; il 30% appartengono a varie
nazioni indigene; il 9% degli abitanti è di origine europea invece il
restante 1% è composta da ebrei, arabi, turchi, cinesi e giapponesi.
Il
Messico è lo stato che ospita il maggior numero di statunitensi che vivono
al di fuori degli U.S.A. Ciò è dovuto non solo ai legami economici fra i
due paesi ma anche al fatto che il Messico è un'ottima meta di ritiro dalla
vita frenetica. Nonostante il territorio messicano sia occupato da circa
cinquantasei etnie, gran parte di queste parla lo spagnolo. Ufficialmente
lo Stato non ha una lingua ufficiale ma riconosce sessantadue lingue
amerindie, come il nahuatl, il maya e il lacadon. La lingua inglese,
parlata in tutto il mondo, in Messico è conosciuta solo nelle grandi
città e viene parlata solo dai giovani.
Di notevole importanza è la
comunità di Chipilo nello stato di Puebla, fondata nel 1882 da immigrati
provenienti dal Veneto. Mentre tutti gli altri europei di origine non spagnola
hanno perso la loro lingua originaria, gli abitanti di Chipilo conservano in
modo inalterato la lingua veneta parlato dai loro nonni. Nonostante ci siano
delle divergenze sull’aspetto linguistico, per quanto riguarda la religione
sembra che la popolazione sia concorde nel riconoscere come religione
fondamentale quella cattolica, alla quale seguono varie confessioni protestanti.
Alcuni amerindi, pur dichiarandosi cattolici, praticano in realtà una religione
sincretista, che mescola il cristianesimo e alcuni elementi degli antichi culti
aztechi e maya. Nelle principali città è diffusa: la Chiesa dei Santi dell'Ultimo
Giorno; l'ebraismo e l’islamismo.
In Messico a partire dagli anni Cinquanta del
Novecento sono state avviate numerose e incisive campagne governative per ovviare
al dilagante analfabetismo; basti pensare che l’istruzione primaria è gratuita
e obbligatoria per i bambini dai 6 ai 14 anni di età. I più importanti atenei sono
l’Università nazionale autonoma e l’Istituto politecnico nazionale, entrambi con
sede nella capitale; vanno citati anche l’Università autonoma del Puebla, oltre
a quelle di Guadalajara e di Jalapa. Tra le principali istituzioni culturali
citiamo inoltre il Museo nazionale di storia e il Museo nazionale di
antropologia, entrambi a Città di Messico; infine è da ricordare il Museo
archeologico di Mérida.
La cultura messicana è molto eterogenea; infatti le
locali tradizioni degli amerindi si fondono con gli usi coloniali spagnoli e
con gli stimoli provenienti dai confinanti Stati Uniti. Ancora oggi nelle aree
rurali è viva la cultura degli indios, dei maya, degli aztechi e dei toltechi.
Nelle zone urbane, invece, prevalgono le influenze europee e americane.
Nella zona del Chiapas alcune popolazioni indigene non vedono di buon occhio i
turisti, per la tendenza a far fotografie che vengono vissute in modo molto
negativo perché considerate poco rispettose dei loro usi e costumi.
Nell’ambito
della musica popolare la lista è molto ampia: va dalle danze tradizionali di
origine india alla musica ranchera. Altro genere musicale è il corrido, derivato
dalla romanza spagnola, con il quale si raccontano fatti di cronaca, storie e
leggende. Gli stili tradizionali più frequenti nella canzone messicana sono: il
son; la canción ranchera; i ritmi importati dai Carabi, come il mambo, la salsa e
il merengue; il bolero e la cueca. Gli strumenti tradizionali, come tamburi doppi,
nacchere, flauti, sonagliere, rasperai, sono utilizzati nelle feste durante le quali
si eseguono danze indie.
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