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CHICHEN ITZA
Chichen Itza è il famoso sito archeologico messicano, il cui nome significa
“bocca del pozzo degli Itza”. Gli Itza erano una popolazione tolteca, proveniente
dalla città di Tula nel Messico centrale.
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Tra l'800 e il 1200 d.C., Chichen Itza era il centro politico, militare e religioso
di tutto lo Yucatan. L'edificio più spettacolare della città è la Piramide di Kukulkan,
una divinità tolteca che corrisponde a quella maya di Quetzacoatl, il dio-uccello piumato.
La piramide, alta 25 metri presenta quattro gradinate con un totale 365 gradini corrispondenti
ai giorni del calendario. In occasione del 21 marzo e del 21 settembre (equinozio di primavera
e autunno) il sole, illuminando la piramide, forma un'ombra dalle sembianze di serpente. Le
diciotto terrazze presenti su ogni facciata corrispondono, invece, all’omonimo numero dei
mesi del calendario maya, mentre i cinquantadue pannelli di ogni facciata rappresentano gli
anni che compongono il secolo maya. Le quatto scalinate della Piramide hanno le balaustre
ornate da lunghissimi “serpenti piumati” le cui fauci si aprono alla base della piramide,
mentre le colonne del tempio superiore sono costituite da serpenti a sonagli la cui coda
sostiene un architrave.
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Tra gli edifici attigui alla piramide citiamo il Templos de los Guerreros una splendida
costruzione su una piattaforma a gradini, circondata da ampi portici. Il Gruppo delle Mille
Colonne sta alla base del Tempio dei Guerrieri e potrebbe essere stato una piazza del mercato
o un luogo di riunioni. Il Gruppo delle Mille Colonne è chiamato così per la moltitudine di
colonne a rocchi di pietra che sostenevano un tetto, crollato già in epoca antica a causa
delle fragili travi di legno esposte alle intemperie e all’umidità del clima tropicale.
Altro edificio affascinante è l'Osservatorio detto El Caracol. Una costruzione su due livelli
dalle cui finestre i maya studiavano i cicli della luna e delle stelle e il trascorrere del
tempo. Informiamo i turisti del fatto che il primo complesso che si appare appena varcato
l’ingresso è il Juego de la Pelota, ad ovest della spianata del Castillo.
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L’area da gioco è caratterizzata da un rettangolo circoscritto da due muri alti e paralleli,
al cui centro, in alto sono inseriti due anelli di pietra in cui giocatori dovevano lanciare
la palla servendosi solo di fianchi, gomiti e ginocchia.
La superficie muraria è decorata da bassorilievi rappresentanti scene di gioco e di sacrificio,
mentre le estremità del campo sono costituite da due tribune. Consigliamo di visitare questo
splendido sito verso l'ora del tramonto, quando la calca di visitatori è già andata via e
rimangono solamente i pochi che riescono a recepire l'essenza e la magia di questo luogo.
Le pietre si colorano di toni caldi dell'arancio e dell'oro e disegnano inesorabili le ombre
riflesse. Dalla sommità della piramide si scorge il meraviglioso panorama circostante e si
viene invasi da una delicata pace ancestrale.
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